LA PORTA IL VENTO,
MA SE HAI LA FINESTRA CHIUSA NON LA SENT I"
Poeta popolare analfabeta
Sì, la poesia è qualcosa di leggero e impalpabile, ma ha la capacità di colorare il mondo, la forza di emozionare chi legge e di aiutare chi scrive. I nostri poeti sanno bene che la scrittura ha un potere terapeutico e salvifico, e ce la offrono in dono.
Diamo quindi voce agli utenti e a qualche amico incontrato lungo la strada.
TUTTO PUÒ CAMBIARE IN UN BATTIBALENO
Triste è un bambino senza neanche un gioco,
un dolce senza zucchero.
Triste è un albero che si spoglia
e che rimane senza una foglia.
Triste è un disegno senza colori,
un matrimonio senza fiori.
Triste è un chiodo senza un quadro,
un corridore senza bicicletta.
Triste è un prima senza un adesso,
un amore che non va al di là del sesso.
Triste è una foto senza obiettivo,
una domenica delle Palme senza ulivo.
Ma dopo ogni tempesta vene il sereno
e tutto può cambiare in un battibaleno.
Enea Araldi
UNA CARTOLINA IN PARADISO
Spedisco questa cartolina in Paradiso
In attesa che mi ritorni il sorriso.
La risposta arriverà
quando sentirò delle nocche battere sulla parete
per saggiarne la consistenza.
La risposta arriverà
quando vedrò un pescatore sulla riva
catturare la sua preda.
Ti immagino seduto su una nuvola.
Enea Araldi
LA CURA
Ho accudito l’anima
quando
si sono frantumati i
vetri
mi sono dedicata alle
lacrime
del mio cuore mentre
piangevo
Ho fatto un urlo
laconico e
in silenzio mi hanno
accolta
porgendomi la mano
detta
cura e il
sorriso dell’accoglienza
Il tempo mi era
nemico
ma le giornate
trascorrevano tra
le braccia di chi
conosce il tuo
essere.
E sa risvegliare i tuoi sensi
Le cicatrici rimangono
ma si risana il corpo
sviluppando una
corazza
che ti ripara dal
mondo
Sono la luce di me
stessa
la fiamma che arde
vigorosa
sono la mia forza
enfatizzata
sono un essere
sollevato
dall’universo.
Gaia Ferrari
Quando il corpo urla,
Parla,
Tace.
Dà voce al sintomo
Come graffi sui vetri
Silenti e
Rumorosissimi.
Nessuno ascolta la voce dei matti come li
chiamano,
Solo un cuore sensibile
Coglie e ama.
Sempre innamorati di qualcosa o
qualcuno,
I matti come li chiamano a gran voce
Non conoscono voce
Se non le urla sorde della mente.
Chi li ascolterà?
Dove andranno?
In continuo peregrinare
Cercano il proprio destino
Dotato di un senso
E di dignità.
Sara Albarello
Foglie di garze a coprire
quel che ho fatto, quel che non si può dire.
Rami rosso intenso,
la cenere dell’incenso,
sopra il fumo di sigaretta
che si spegne con lentezza.
Sulla mia disidratata pelle,
cicatrici come costellazioni di stelle,
disidratata come i miei occhi,
consumati di lacrime dei miei giorni peggiori.
In ginocchio disegno il vento,
nudi i miei pensieri, nuda io divento.
Respiri di brezza terrena,
chissà se la tua anima è lassù serena.
Vomito voci senza senso,
gridi d’aiuto, almeno penso.
Colori d’autunno, la nostra stagione,
che ho sempre odiato, ma avevi ragione.
Periodo più bello non c’è,
della rinascita di me e te.
Tu che mi accompagni fino al letto,
vorresti farmi volare da un tetto.
Una fantasia di piume scivola tra
le mie dita,
per quanto vorrei raggiungerti, la mia vita
ancora non è finita.
Valentina Amadio
DOMANDE SENZA RISPOSTA
Tra queste quattro mura
mi domando se mi pensi
come io penso a te.
Mi domando se racconti di me
a chi non mi conosce.
Mi domando se ti domandi
cosa mi abbia spinto a fare
tutto quello che ho fatto.
Mi domando se ti manco
come tu manchi a me.
Mi domando se senti le mie lacrime
graffiarti le guance per il dolore
che le ha provocate.
Mi domando se fossi morta,
tu come staresti?
Se mi avresti dimenticata
con il tempo
o mi porteresti dentro
come una ferita incurabile.
Mi domando se la mia risata
ti manca,
come a me manca la tua.
Mi domando se riuscirò
a guardare il cielo
senza vedere solo il buio.
Mi domando se guarirò,
se il mostro nella mia testa
uscirà e mi lascerà in pace.
Infine mi domando
Tu come stai?
Elena Grandi